Riflessione che parte dal banale rispetto della stagionalità dei cibi dei quali nutrirci e arriva alle cause della manifestazione esponenziale di malattie che ci affliggono. Perché è importante nutrirci di frutta e verdura naturalmente disponibili nelle diverse stagioni?

 

Dal mio punto di vista di Psicoimmunologo e Nutrizionista, vi propongo la seguente riflessione che parte dal banale rispetto della stagionalità dei cibi dei quali nutrirci e arriva alle cause della manifestazione esponenziale di malattie che ci affliggono.

Condivido con piacere le seguenti riflessioni che partono dalla stagionalità dei cibi dei quali ci nutriamo e l’evoluzione della nostra adattabilità metabolica, in termini comprensibili:
Perché è importante nutrirci di frutta e verdura naturalmente disponibili nelle diverse stagioni?

Partiamo dalla costatazione che la nostra presenza sulla terra come razza umana data circa 3 milioni e mezzo di anni e che il regno vegetale ci ha preceduto di molto. L’entrata in scena da parte dell’uomo in qualche modo avviene in uno scenario preesistente. In realtà in questi ultimi milioni di anni possiamo immaginare che l’homo sapiens ha continuato ad evolversi insieme all'ambiente naturale che lo ha ospitato, nutrito e sostenuto.

La ragione che sta alla base del concetto di stagionalità risiede proprio su quanto accennato ovvero sulla evidenza che per milioni di anni ci siamo trovati in un ambiente regolato da ritmi naturali indipendenti dalla nostra volontà e preesistenti, regole che da sempre governano la vita che condividiamo, volenti o nolenti, con gli altri abitanti del pianeta, animali, insetti e piante.

In particolare, risulta chiaro che il nostro metabolismo si è strutturato in base a questi ritmi che riguardano sia la successione ciclica della luce e del buio nelle 24 ore, sia l’avvicendarsi delle stagioni che, a sua volta, ha regolato il ciclo riproduttivo delle piante dal quale tutta la vita sul pianeta terra dipende in termini di nutrizione e conseguente sopravvivenza.

Concludendo questa breve riflessione si può dire che è impensabile voler adattare in breve tempo questa “abitudine” sapiente ed antica che si è instaurata tra natura e metabolismo umano, quest’ultimo infatti dipende dai cicli che da sempre lo hanno regolato. In particolare, esiste una ragione in tutto ciò che manifesta il nostro metabolismo e questa ragione va ricercata proprio nella ciclicità della natura che ci circonda e ci ha accolto. A sua volta, questo ritmo viene scandito dal flusso di energia solare che in base alla rotazione e rivoluzione terrestre intorno al sole interessa la terra e tutti i suoi abitanti.

Per tutto quanto esposto ecco solo alcune conseguenze per la nostra vita giornaliera:

- Non possiamo pretendere che il nostro organismo si adatti in breve tempo a cibi geneticamente modificati se non causando pesanti ripercussioni in termini di patologie che esprimono questo non-adattamento (intolleranze, disturbi del sistema immunitario, disbiosi intestinale, fino all'esplosione sorprendente di malattie autoimmuni). In altri termini il nostro sistema immunitario non riconosce questi cibi che ormai solo apparentemente appaiono come siamo abituati a vederli, ma che una volta ingeriti sono geneticamente altro, mai conosciuti in milioni di anni di co-evoluzione! (ad esempio le fragole che per resistere al gelo hanno sequenze di DNA del salmone o il grano che per aumentare la resa e migliorare il processamento industriale ha un contenuto di glutine di almeno 10 volte superiore, etc.).

- Il nostro metabolismo non può in così poco tempo adattarsi al ritmo della attuale vita frenetica dei grandi agglomerati urbani che ha sovvertito pesantemente il ciclo buio/luce. Questo provoca inevitabilmente il continuo stato di allerta da parte del nostro sistema nervoso autonomo che si sente continuamente attaccato da un nemico inesistente e che instaura una infiammazione tissutale di basso grado per liberare adeguate risorse energetiche utili per attaccare o fuggire da questo nemico che, alla fine, siamo noi stessi responsabili di aver costruito una società regolata da ritmi semplicemente e drammaticamente non-umani.

 

Dott. Fausto Glorioso - Biologo, Nutrizionista e Psicoimmunologo